PROGETTO UGANDA
Referente a Namugongo: Suor Franca Fusato.
L’Uganda è un paese che confina con il Sudan del Sud, per decenni in balia di una delle più lunghe guerre civili (1983-2005) del continente africano.
Nel gennaio del 2011 si è arrivati al referendum che ha sancito la nascita del nuovo stato del Sud Sudan, che di fatto ha posto fine alla seconda guerra civile sudanese. Purtroppo, tra il dicembre 2013 e l’estate del 2018, è scoppiato un altro conflitto per la guida politica del nuovo Stato.
Oltre 2,5 milioni di persone del Sud Sudan sono rifugiate nei 6 Paesi limitrofi, questa cifra equivale a un terzo dell’intera popolazione del Paese.
Nel 2005: 8.000,00 euro
per la costruzione del dormitorio di Namugongo che ospiterà 80 bambine
Nel 2006: 1.000,00 euro
per l’acquisto dei letti per il dormitorio delle bambine
Nel 2007: 1.500,00 euro
per le spese di affitto delle 7 casette che per tre mesi all’anno ospitano i bambini profughi del Sudan del Sud.
Nel 2008, 2009, 2010 e 2011: 2.000,00 euro
per le spese di affitto delle 7 casette che per tre mesi all’anno ospitano i bambini profughi del Sudan del Sud e per l’acquisto di beni di prima necessità.
Nel 2012: 2.500,00 euro
per le spese di affitto delle casette che per tre mesi all’anno ospitano i bambini orfani e per l’acquisto di beni di prima necessità della Missione di Kampala (Uganda) e per il sostegno alla Missione di Juba (Sudan del Sud)
Nel 2013, 2014 e 2015: 2.000,00 euro
per le spese di affitto delle casette che per tre mesi all’anno ospitano i bambini orfani e per l’acquisto di beni di prima necessità della Missione di Kampala (Uganda) e per il sostegno alla Missione di Juba (Sudan del Sud)
Nel 2016 e 2017: 2.500,00 euro
per le spese di affitto delle casette che per tre mesi all’anno ospitano i bambini orfani e per l’acquisto di beni di prima necessità della Missione di Kampala (Uganda) e per il sostegno alla Missione di Juba (Sudan del Sud)
Nel 2018: 2.000,00 euro
per aiutare i genitori a pagare le rette scolastiche che seppur piccole, costituiscono un problema per chi non ha nulla, per permettere ai bambini rientrati in Sud Sudan di continuare il percorso scolastico; acquisto di materiale scolstico (matite, quaderni, etc.); aiuto a Suor Franca per continuare a seguire i bambini degli slums di Nairobi
Nel 2019: 1.500,00 euro
contributo per insegnanti delle scuole per i bambini dai 3 ai 6 anni; aiuto per l’acquisto di cibo, zucchero, latte in polvere, farina e medicinali per malaria, tifo, polmonite e tosse
Nel 2020: 2.200,00 euro
acquisto di indumenti e coperte per le famiglie messe in difficoltà dalla perdita del lavoro a causa del Covid e acquisto di medicinali, cibo, zucchero, latte in polvere, farina
PREMESSA: COME NASCE IL PROGETTO
Nel 2005 Alberto Galbiati (amico di alcune volontarie di Micromondo) fa visita a sua zia Sr. Francesca Galbiati, missionaria Comboniana presso Bahita House a Namugongo con Sr. Giuseppina Tresoldi e Sr. Franca Fusato. In questa occasione viene a conoscenza della precaria situazione in cui si trova la scuola elementare dove Fratel Ambrose, religioso ugandese, accoglie i bambini poveri che possono così ricevere una buona educazione scolastica. Al suo ritorno, Alberto ci contatta per chiederci aiuto.
IL PROGETTO
La scuola è una struttura polifunzionale dove i piccoli studiano, mangiano e dormono per poi rientrare in famiglia nel fine settimana.
I bambini che la frequentano non sono in grado di raggiungere la scuola tutti i giorni perché non hanno i mezzi a disposizione per percorrere lunghe distanze e quindi vi restano per tutta la settimana.
Nel fine settimana, i bambini delle famiglie della zona rurale tornano a casa a piedi, mentre i bambini orfani restano nella struttura che attualmente ospita prevalentemente maschi. Il dormitorio è diventato insufficiente e occorre un refettorio dove consumare i pasti.
Ampliare il dormitorio darebbe inoltre la possibilità anche alle bambine di accedere alla scuola, in un paese come l’Uganda, in cui l’educazione scolastica femminile è considerata di scarsa importanza.
Sr. Giuseppina, Sr. Francesca e Sr. Franca, che collaborano con fratel Ambrose, ci sottopongono il preventivo (del totale di 8.000 euro) per la costruzione del dormitorio che, come da progetto, potrà ospitare ben 80 bambine e siamo felici di aderire.
Nel 2006 Suor Giuseppina ci contatta di nuovo. I lavori del dormitorio sono finiti e occorre arredarlo. Ci chiede quindi un contributo per l’acquisto dei letti per le bambine.
Nel 2007 riceviamo ancora notizie da Suor Giuseppina, Suor Franca e Suor Francesca che ci raccontano di come ora si occupino di accogliere dignitosamente, oltre ai bambini delle limitrofe zone rurali, anche i tanti bambini profughi provenienti dal Sud Sudan che si sono rifugiati nella periferia di Kampala, per sfuggire alla guerra in corso da anni.
Durante il periodo scolastico, grazie all’aiuto di alcuni benefattori, riescono ad ospitarli nel convitto, ma alla fine di ogni trimestre, mentre i piccoli scolari di Kampala rientrano alle loro case per il mese di vacanza che li attende, i piccoli profughi vengono ospitati a carico delle Suore, in piccole stanze prese in affitto nel vicino quartiere rurale.
I bambini sono circa una quarantina e vengono divisi in gruppi e seguiti da una suora Sud-Sudanese, che viene chiamata affettuosamente da tutti “mamma dei bambini”.
Ad ogni gruppo inoltre viene assegnata una figura materna o paterna di riferimento che si prende cura di loro.
Le stanze in affitto sono in tutto 7 e il contributo economico che Micromondo versa annualmente dal 2007 viene utilizzato per pagare l’affitto delle stanzette, per comperare cibo, vestiti e per sostenere eventuali cure mediche.
Negli anni a seguire, dal 2008 al 2011 continuano i nostri contatti ed i nostri aiuti proseguono con gli stessi scopi, al fine di sostenere i bambini al meglio delle nostre possibilità.
Nel 2011 Suor Francesca Galbiati, zia di Alberto, lascia Bahita House per ragioni di salute e si trasferisce ad Erba, in provincia di Como, in una casa di accoglienza e riposo per Suore anziane di ritorno dalla missione, ma l’opera di aiuto ai bambini continua grazie alle sue instancabili Sorelle.
Nel 2012 il numero dei bambini ospiti della struttura di Namugongo diminuisce sia perché alcuni hanno terminato le sette classi primarie (elementari) sia perché i piccoli profughi sono ritornati nel loro paese di origine, il Sud Sudan che, seppur ora indipendente e in pace, versa in una situazione di estrema povertà. Le spese della gestione della struttura di Namugongo e le casette in affitto quindi si riducono ma si aggiunge la necessità di sostenere la nuova Missione Comboniana a Juba, in Sud Sudan, gestita da Suor Teresina che si prodiga per garantire almeno una scodella di porridge, una pappa di semolino di miglio caldo e zuccherato, a tutti i suoi bambini della zona rurale . Le loro famiglie, molto povere sono impegnate nella coltivazione della terra e nel pascolo del bestiame e spesso i bambini restano a stomaco vuoto.
Nel 2013, la situazione in Sud Sudan si aggrava nuovamente e le Suore si augurano che non degeneri in una nuova guerra che costringerà chi sopravvive a vivere sfollato nel suo stesso paese nei campi dell’ ONU in situazioni inimmaginabili.
Per i bambini rientrati in Sud Sudan, serve quindi ancor più il nostro aiuto : occorre proteggerli e far sì che possano frequentare gli asili della Missione di Juba che si trovano a Mupoi, Yambio e Juba e sono gestiti dalle Suore locali : da quell’anno e negli anni a venire, con il nostro contributo, viene pagata una parte della retta scolastica, che risulta irraggiungibile ormai per le famiglie, e assicurata una scodella di porridge caldo per i bambini.
I bambini rimasti in Uganda, a Kampala, sono una ventina, e il nostro aiuto continua per provvedere all’affitto delle casette e al cibo durante le vacanze.
Nel 2015 Suor Franca e Suor Giuseppina vengono trasferite a Nairobi, in Kenia, ma portano nel cuore i bambini che hanno lasciato in Uganda ed in Sud Sudan e continuano ad aiutarli perchè possano frequentare la scuola, grazie alle Suore locali che hanno formato a suo tempo in Uganda. Micromondo resta al loro fianco dando il consueto sostegno.
Nell’ottobre del 2017 riceviamo una triste notizia: Suor Giuseppina è venuta a mancare. Suor Franca, pur avendo perso il prezioso aiuto della sua compagna di strada, continua il percorso intrapreso, e noi con lei.
Suor Franca, dopo aver formato alcune suore locali, nel 2018 inizia un nuovo progetto nel nord ovest dell’Uganda, dove una nuova comunità si è installata presso il campo profughi di Kiryandongo. Il campo, nato per ospitare i profughi sud sudanesi in fuga dalla guerra, si trova a dover ospitare numerose famiglie che abbandonano la provincia di Kampala, dove la vita è diventata troppo cara. Qui hanno la possibilità di ottenere un piccolo appezzamento di terra dove possono costruire una capanna e coltivare il campo per ottenere un po’ di cibo da aggiungere al poco che ricevono dall’organizzazione. Nel campo di Kiryandongo si sono trasferiti anche alcuni dei bambini di Suor Franca con le loro famiglie. Così oltre all’affitto per una casetta contribuiamo per acquisto cibo e medici per i piccoli profughi.
La richiesta per il 2019 è di contribuire a far frequentare ai piccoli le scuole del campo, che non sono vere costruzioni, ma semplici tettoie di paglia dove i bambini sono seguiti da maestri ugandesi. Anche se si tratta di insegnanti improvvisati, il loro compito è molto importante perché consiste nell’impegnare e interessare i piccoli che hanno dai 3 ai 6 anni e che non sono ancora nell’età scolare. Per poter proseguire in questa attività, i maestri necessitano di un contributo. Le suore hanno anche bisogno di aiuto per l’acquisto di cibo, zucchero, latte in polvere, farina e medicinali per malaria, tifo, polmonite e tosse.
Le nostre amiche suore sono particolarmente caparbie e nonostante le mille difficoltà riescono a seguire tutte le realtà che hanno creato, non solo aiutando a sostenere le rette scolastiche, ma anche garantendo cibo, cure mediche e tutto ciò che è di prima necessità. Affidiamo il racconto della situazione attuale legata al Covid alle parole di Suor Franca che ci ha scritto a Novembre:
“Qui la situazione Covid non è così pesante come in Italia e vedo che sono appena appena riuscita a scappare da Roma e ritornare a casa. Anche qui però ci sono ancora molte restrizioni, ci si muove usando la mascherina negli ambienti pubblici, negozi, chiese ecc, mentre la gente per strada si muove senza niente. C’è il coprifuoco dalle 10 di sera alle 5 del mattino. Si nota la povertà in crescita ma il sorriso non ha abbandonato il volto della gente, sempre cordiale, industriosa e accogliente. Le scuole sono ancora chiuse, meno per i finalisti delle scuole elementari, secondarie e di liceo per ammissione alle università. Tanti lavori sono sospesi e molti i lavoratori a casa: qui non ci sono sindacati, ecc. ….Ho trovato le famiglie dove vivono i bambini che riusciamo ad assistere molto stremate dalla situazione: come mantenere i bambini a casa da scuola, come pagare l’affitto quando non c’è lavoro, come provvedere alle medicine contro la malaria, il tifo, la tosse, la polmonite… sempre sperando che non si verifichi il contagio Covid. Le notizie che ho dei bambini nel campo rifugiati di cui si prendono cura le nostre suore locali, evidenziano mancanza di indumenti, coperte, medicine e zucchero, farina e latte in polvere per i più’ piccoli che hanno bisogno di una tazza di porridge caldo al mattino per dare loro un sostegno alimentare ricco di calorie. In queste situazioni limite bisogna solo pensare alla sopravvivenza. Qualsiasi donazione sarà benedetta. “
Grazie a Micromondo,
Suor Franca sa che può continuare a garantire
ai suoi bambini un futuro.
Anche tu, insieme a noi, puoi fare la differenza
per loro e per tanti altri bambini !
Con un piccolo gesto,
ci aiuterai a fare grandi cose!
LA PAROLA AI BAMBINI
PROGETTI REALIZZATI
LE TESTIMONIANZE DEI VOLONTARI
APPROFONDIMENTO
DAL WEB
In questa sezione puoi trovare alcuni link
di approfondimento provenienti dal web
e/o il link diretto al referente del progetto.
Sud Sudan, si combatte, si muore e si fugge da una guerra “trascurata da Tv e giornali
La Repubblica.it | Articolo del 25/6/2018
Buon compleanno, Giuseppina!
www.nigrizia.it | Articolo del 29/6/2012
Donne che hanno dato la vita
www.comboniane.org
NOTIZIE DAL POSTO
e_mail del 7 maggio 2013
“Carissima Lilly,
Come sempre ci ha fatto un piacere immenso vederci ricordate e soprattutto sapere che siete ancora pronti a darci una mano generosa e buona per i nostri bambini.
Sì, carissimo Micromondo! Abbiamo ancora tanto bisogno di voi per sostenere i nostri bambini durante le vacanze. Il loro numero è diminuito perché alcuni, terminate le sette classi primarie (elementari) sono ritornati in Sud Sudan ora che il paese è indipendente e in pace.
Però dobbiamo sempre pagare l’affitto delle loro casette e mantenerli durante i 3 periodi delle vacanze all’anno. I prezzi poi di tutto (farina per la loro polenta, fagioli, olio, zucchero, sale, patate dolci, ecc.) sono cresciuti e quindi, se vi fosse possibile, avremmo ancora bisogno di 1.000 Euro.
C’è poi sempre Sr. Teresina a Juba che ha bisogno di aiuto per dare una scodella di porridge (una pappa come un semolino di miglio) caldo e zuccherato a tutti suoi bambini poverelli della zona rurale di Juba (Sud Sudan).
Ancora sono poche le famiglie che possono pagare tutta la retta scolastica perché la zona è molto povera e la gente non coltiva, ma porta le bestie al pascolo. E i bambini giungono a scuola a stomaco vuoto.
Altri 1.000 Euro per Sr. Teresina sarebbero una manna, un vero regalo dal Cielo.
Questi carissimo MICROMONDO sono al momento le nostre più urgenti necessità.
Per qualunque cosa potrete fare per noi, anche piccola, già vi ringraziamo. Niente è piccolo di ciò che è donato con il cuore.
Porgo i più cari auguri anche a nome di Sr. Giuseppina e con riconoscenza tutti saluto con cordialità e tanta preghiera per le intenzioni di tutti e ciascuno.
A te carissima Lilli, un abbraccio.
Suor Franca”
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