Mentre siamo tutti uniti in un abbraccio virtuale facendoci forza e aggrappandoci ai primi segnali positivi dall’Italia, arrivano notizie di contagio anche dai referenti dei progetti in Tanzania, Kenya e Brasile dove si stanno iniziando a prendere i primi provvedimenti per il contenimento della pandemia anche nelle piccole strutture che ospitano i nostri bambini.
Sapendovi, come noi, preoccupati per tutto ciò che accade anche oltre confine, abbiamo pensato di condividere con voi queste notizie.
Che la forza del cuore e l’attenzione verso l’altro ci servano per affrontare questa difficile situazione. Uniti in un immenso abbraccio, virtuale, ce la faremo!
Con un piccolo gesto,
ci aiuterai a fare grandi cose!
Newsletter n34 – 2024
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Un incontro di cuori a diverse latitudini
Domenica 23 gennaio si è tenuta la riunione di presentazione dei Progetti per l’anno in corso. Grazie alle nuove tecnologie, abbiamo incontrato in remoto i nostri referenti collegati dai vari paesi dove è presente Micromondo. Essere lì insieme in quel preciso momento,...
Myanmar: devoluzione in emergenza
E' diventato realtà il nostro nuovo Progetto in Myanmar di sostegno ai bambini Karen rifugiati nella foresta. Come preannunciato nella nostra NEWS di Marzo sui drammatici eventi in Myanmar, Micromondo si è attivata per poter essere presente con un gesto concreto....
Uganda. Notizie da Bahita House di Namugongo-Kampala
Messaggio e-mail di Suor Franca del 24 aprile 2020
“I bambini stanno bene. Solo alcuni hanno avuto forti malarie, ma niente Corona virus.
Sembra che finora nel Paese non si registrino decessi mentre ci sono già un centinaio di contagi.
Le restrizioni soprattutto nei movimenti sono tante e la polizia è serrata nei sui controlli.
La difficoltà più grande è procurarsi il cibo. I bambini che sono a Namugongo, periferia di Kampala, nelle casette stanno bene e sono sotto la vigilanza delle Suore locali. Il cibo, anche se necessariamente misurato, non manca loro perché ho dato alle suore quanto occorre per il loro mantenimento.
I bambini nei campi rifugiati stanno con le loro famiglie, nelle capanne o tende, ma anche lì le suore li seguono e li vanno a trovare. L’aiuto che danno è specialmente per le cure e medicine. Il cibo nel campo è più facile averlo perché lo prendono dalla terra loro assegnati dove coltivano manioca, patate dolci, arachidi. …e poi possono avere qualche gallinella o capretta. ……
Speriamo che questo flagello passi presto e che non semini morte anche in questi Paesi così poveri e privi di convenienti strutture sanitarie e mezzi per stabilire misure igieniche appropriate.
La gente si affida a Dio e prega molto per essere risparmiati dall’epidemia.
Con affetto e tanta stima e riconoscenza, Sr. Franca”
Messaggio e-mail di Suor Franca del 21 aprile 2020
“Carissima Lilli,
devo dire che al momento sono in Italia e precisamente a Verona, nella mia Casa Madre, rinchiusa come tutti secondo le prescrizioni date.
Venuta il mese scorso in Italia per partecipare a un convegno di Congregazione, non ho più potuto ritornare in Uganda perché anche là hanno chiuso gli aeroporti e applicato le misure di sicurezza degli altri Paesi.
Questo naturalmente mi spiace molto ma non ho avuto altra alternativa.
I bambini, sia in Namugongo che al campo rifugiati stanno bene e sono sotto la custodia di due bravissime suore locali che si prendono con amore cura di loro.
A Namugongo c’è Sr. Mary che si pende cura dei bambini alcuni dei quali avevano anche preso il morbillo ed altre infezioni. Lei li tiene sotto controllo e non lascia mancare loro cibo, medicina e affetto.
Lo stesso avviene al campo, dove Sr. Justina si prende cura dei piccoli e provvede alle loro necessità con affetto materno.
La nostra preghiera è che adesso il corona virus li risparmi, perché in Africa dove la gente vive molto agglomerata e con pochissime strutture sanitarie e in condizioni igieniche spesso inesistenti, le vittime sarebbero troppe.
Sarà mio impegno tenervi informate. Intanto ringrazio per il vostro grande amore, dedizione e cura dei più piccoli.
Restiamo unite in questi tragici momenti, mantenendo sempre alta la speranza.
Con affetto e vicinanza, Suor Franca”
Myanmar. Notizie dalla St. Francis Zavier Nursery di Pathein e Yangon
Messaggio WathsApp di Suor Anna Teresa del 18 aprile 2020
“Grazie Cinzia, siamo tutti sani e salvi per adesso. I bambini sono tutti a casa. Tutte le scuole sono chiuse. Il Virus si diffonde più lentamente rispetto ad America e Italia, ma ci fa abbastanza paura. Vi Ringraziamo per la vostra generosità e considerazione. Buona domenica in Gesù a cui affidiamo tutto mondo.”
Messaggio WathsApp di Suor Anna Teresa del 25 marzo 2020
“Grazie Cinzia, noi stiamo bene per ora, non sappiamo come sarà il futuro. Il Virus ha raggiunto anche il Myanmar. Stiamo in casa per non essere contagiati. Preghiamo la Madonna che protegga tutti.”
Tanzania. Notizie da Malaika Children’s Home di Arusha
Messaggio email di Giulia del 19/3
“La pandemia che sta colpendo tutto il mondo da ieri è arrivata ufficialmente anche in Tanzania. Il Governo ha decretato la chiusura delle scuole.
I ragazzi negli ultimi tempi, molto preoccupati, ci continuavano a chiedere notizie dei loro sostenitori in Italia, avendo sentito della grave situazione; ora ci troviamo anche noi in un uno stato di emergenza. Siamo tutti vicini a voi che in Europa e nel mondo state subendo questi momenti così duri, e ci auguriamo che si torni presto alla normalità.
Come si riorganizza la nostra famiglia? Come negli altri Paesi che purtroppo stanno già sperimentando questa situazione: si starà isolati e chiusi nella casa.
Due “mamme”, cioè le persone dello staff che abitualmente si occupano della casa e dei bambini si sono dette disponibili a rimanere fino a quando sarà necessario; non effettueranno quindi il turno settimanale di sostituzione e riposo tornando a casa ma rispetteranno il riposo all’interno della struttura. Si inizia da oggi.
I ragazzi più grandi aiuteranno e si daranno da fare nel suddividersi le incombenze di ogni giorno, cioè pulire, cucinare, accudire i piccoli, lavare i panni, etc; in particolare si prenderanno cura a turni anche del giardino, dell’orto e degli animali. Nella foto vedete la nostra ragazza più grande con la bambina più piccola: ora si torna a vivere sempre insieme, prendendosi cura gli uni degli altri.
E naturalmente tutti continueranno a studiare: i grandi si organizzeranno autonomamente e aiuteranno i più piccoli a proseguire nell’apprendimento, sui libri di testo e con la loro creatività, promossi velocemente a maestri!
Sono tempi duri per tutto il mondo e purtroppo la Tanzania non fa eccezione. Ci auguriamo che le conseguenze del contagio non siano troppo gravi in questo Paese, che non ha certo le struttura sanitarie dei Paesi occidentali e dove rispettare le distanze di sicurezza è davvero difficilmente realizzabile.
Un caro saluto a tutti voi,
Jutta – fondatrice e direttrice di Malaika”
Kenya. Notizie dall’Orfanotrofio Mama Anakuja di Malindi
Messaggio whatsapp di Roberto del 4/5
“Si, tutto bene. Tra alti e bassi si va avanti.”
Messaggio whatsapp di Roberto del 24/3
“Si, stiamo tutti bene. Il codiv è purtroppo arrivato anche qui in Kenia e sulla costa. Scuole chiuse e tutto il resto…” I bambini come hanno reagito? “Come tutti i bimbi quando non si deve andare a scuola … Stiamo adottando le precauzioni solite e qualcosa in più.”
A metà marzo lì non si aveva nessuna notizia in merito a contagi. Qui sotto trovate alcune delle immagini che Doris ci ha inviato il 14 marzo in occasione del secondo anniversario della morte di Mama Liliana (lo hanno anticipato perché il 16 i ragazzi sarebbero andati a scuola).
Brasile. Notizie dal Garagem das Letras di Rochina
Messaggio email di Elena del 27 aprile
“Ciao a tutti,
come state? Noi abbiamo da poco superato il primo mese di isolamento sociale: quante cose sono successe! In allegato vi invio alcune foto e un piccolo aggiornamento su questo primo periodo, che in realtà, ci ha visti poco “fermi”, ma anzi, attivi nel dare risposta alle necessità più impellenti della comunità di Rocinha.
La nostra presenza come Onlus, soprattutto in un momento come questo, risulta fondamentale e ci stiamo interrogando e prodigando nel trovare le strategie più idonee per dare continuità al nostro operato.
Le educatrici della nostra scuola dell’infanzia, il Saci Sabe Tudo, preparano ogni settimana dei piccoli lavoretti/attività/materiale didattico da distribuire ogni lunedì ai genitori dei piccoli alunni.
Sulla scia del loro esempio, in questi giorni abbiamo pensato anche noi del Garagem das Letras di fare qualcosa di simile per quanto riguarda i nostri venerdì ludici. L’ idea sarebbe quindi quella di portarli avanti, a distanza, preparando anche noi del materiale/kit (e quant’ altro necessario) da distribuire ai genitori, comunicando con loro tramite piccoli video e/o audio/foto di spiegazioni.
Il vostro contributo verrà quindi utilizzato per dare continuità, anche se in forma diversa, a questo nostro “appuntamento” del venerdì. I bambini non potranno ritrovarsi al Garagem e giocare tutti insieme seguiti dall’ educatrice, ma verranno accompagnati a distanza e verrà dato loro del materiale con cui divertirsi e distrarsi.
Crediamo sia importante in questo momento essere positivi e non lasciarsi andare allo sconforto davanti a una situazione così incredibile e spaventosa. Solo tenendo alta la speranza e lavorando insieme potremo farcela.
Grazie quindi per i vostri pensieri e per il sostegno prezioso che ci offrite.
Un caro saluto, Elena & equipe de Il Sorriso”
Messaggio email di Barbara del 24 marzo
“Ciao a tutte! Abbiamo anche noi il cuore diviso tra la preoccupazione per quello che sta succedendo in Italia e quello che potrà essere qui… cerchiamo comunque di tenere alto lo spirito, per quanto possibile, perché ce n’è e ce ne sarà bisogno. Siamo a casa da una settimana.. il tempo è come dilatato e sembra passata una vita dall’ ultimo venerdì in mezzo ai nostri bambini. C’è ancora movimento in giro, anche se meno di prima.. difficile sarà bloccare tutto. A Rocinha c’è un caso sospetto… staremo a vedere cosa succederà se confermato. Vi mando un paio di foto fatte l’ultimo venerdì durante le attività e un piccolo video.
Le foto sono un po sfocate… è stato un giorno pieno di emozioni perché abbiamo deciso di chiudere i nostri progetti la settimana dopo (in concordanza con il decreto emesso dal comune di Rio)”
La merenda speciale dell’ultimo giorno